Sono Benedetta, ho 23 anni e ho appena conseguito la Laurea in Assistenza Sanitaria. Sto svolgendo Servizio Civile Universale, presso SPDC di Rimini.

Ho deciso di intraprendere questo percorso perché tra i vari progetti proposti dal servizio era quello che si avvicinava maggiormente alla mia formazione professionale.

Sono venuta a conoscenza del bando tramite la mia famiglia; ho deciso di mettermi in gioco perché gli impegni universitari stavano terminando e mi è sembrata un’ottima occasione per entrare nel mondo del lavoro, vedendo realtà a me sconosciute, rendendomi sempre più responsabile, avendo un impegno da portare avanti per 12 mesi.

Il reparto dove opero, fa parte del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche ed ha la funzione di fornire, anche al di fuori dell’ospedale e con continuità, assistenza alle persone affette da disagio psichico.

Mi sono ritrovata in un ambiente nuovo, che ho sempre provato ad immaginare, e devo dire che mi ha sorpreso positivamente. All’interno del reparto dove presto servizio civile, insieme ad altre due volontarie, mi occupo di attività ludiche, quali: laboratori di disegno, pittura, giochi di carte, ascolto di musica, balli ecc.

Il progetto prevede dei corsi di formazione generale e specifica dove vengono affrontate tematiche che permettono di imparare ed approfondire in modo teorico quello che si vive poi nel concreto all’interno delle varie realtà.

Inizialmente ero molto insicura, non sapevo come rapportarmi con gli utenti e con gli infermieri che ci lavorano; con il passare dei giorni le paure si sono trasformate in curiosità, mi sono fatta coraggio e ho iniziato a relazionarmi inizialmente con il personale sanitario, poi pian piano con gli utenti, proponendo attività che mi hanno permesso di instaurare un rapporto comunicativo con loro. Un disegno, una parola, una canzone possono “strappare” un sorriso, lasciare un bel ricordo del periodo di ricovero: è questo che stimola in me l’interesse nel proseguire questo percorso.

Questa esperienza, anche se iniziata da soli 3 mesi, mi ha cambiata in positivo perché mi sta insegnando tante cose: la salute mentale è un mondo molto delicato quanto complesso, sto imparando a conoscere meglio me stessa, a rapportarmi in modo differente con le persone in base a chi mi trovo davanti. Sto conoscendo tante persone, le loro storie, i loro punti di forza e le loro insicurezze.

Mi sto mettendo in gioco con ottimi risultati, sto maturando una crescita personale, sono meno timorosa quando devo approcciarmi con le persone e sto scoprendo qualità che non pensavo di possedere.

Per i ragazzi che hanno intenzione di intraprendere questa meravigliosa esperienza, dico solo di buttarsi, senza paure e timori, perché vi sentirete ripagati di qualsiasi sforzo.

Benedetta Paglia

Operatrice volontaria presso AUSL Romagna