“Le cuffiette sono ancora lì dove le avevo lasciate il giorno prima.”

Sono le 7.30 della mattina quando arrivo al Municipio di Poggio Torriana, sede del progetto “Giovani in Comunicazione”. Entro in ufficio, tira vento e dalla finestra scorgo Primo col pulmino che si appresta a portare i bimbi a scuola. Sono rimasto solo in ufficio, ancora è presto, Valentina ovvero la mia OLP, sarebbe arrivata tra un’ora. Accendo il computer, apro la pagina del sito del Comune di Poggio Torriana e controllo le interazioni dei post su Facebook. Se ho del lavoro arretrato mi metto subito a svolgerlo, ma non questa mattina.“C’è troppa quiete!” pensai a voce alta “vado a prendermi un caffè e ascolto un po’ di mia musica”.

Il Servizio Civile Universale prevede 5 giorni di servizio settimanali, suddivisi in 30 ore indicative. Il mio orario concordato con la OLP è di 6 ore al giorno: dalle 7.30 alle 13.30.

Quando arrivo a casa il pomeriggio lo dedico, di solito, a coltivare la passione per la musica. Compongo canzoni che ho piacere ascoltare proprio quando la mattina in Comune rimango solo.

Un’ora dopo arriva Valentina, la saluto, stacco il cavo delle cuffiette, che abbandono sulla scrivania, e mi faccio dare delle mansioni che dovrò svolgere nell’arco della mattinata. In genere sono notizie, eventi, info utili  o semplici comunicati stampa da scrivere sul sito del Comune e relativa pagina Facebook. Mi occupo quindi di Comunicazione al cittadino, rimango sempre disponibile a chiunque avesse bisogno di me a compiere mansioni d’ufficio: da semplici fotocopie a lavoro di archiviazione di CIE (carte di identità elettroniche).

L’ambiente d’ufficio può essere pesante e faticoso, ma non è questo il caso, perlomeno non qui. Mi sono trovato bene fin dal primo giorno che ho varcato il portone del Municipio. I miei “colleghi” sono persone veramente gentili e disponibili, se ho bisogno di chiedere qualcosa sono sempre disposti ad ascoltarmi ed insegnarmi. Si respira un clima sereno, c’è tanto da fare, ma ci si aiuta a vicenda come in una grande famiglia.

Alle 13.30 firmo l’uscita, un’altra giornata è volata, così saluto tutti e mi dirigo verso il parcheggio. Quando salgo in macchina per andare a pranzo so perfettamente che l’indomani, similmente ad oggi, le mie cuffiette saranno li pronte ad aspettarmi.