Il mio percorso di servizio civile è iniziato ormai da tre mesi, che possono sembrare pochi, ma per me che li ho vissuti in prima persona sembrano almeno il doppio per le emozioni provate e le esperienze vissute.

Svolgo il mio servizio civile a Casa Clementini, una comunità educativa residenziale per minori. Sono entrata in punta di piedi, con il mio carattere tendenzialmente riservato e pacato, ma dopo pochi giorni sono stata come risucchiata dalla vita in quella casa, i ragazzi sono energia pura ed è impossibile non farsi coinvolgere da loro, dalle loro storie, dalle loro vite. Qui ci sono le vite di una decina di ragazzi che si incontrano, storie complesse e dolorose, ma anche enormemente diverse tra loro, esperienze così grandi per persone così piccole che hanno il potere di farti sentire spiazzato ed impotente. È qui che senti crescere dentro la voglia di aiutarli, il bisogno innato di fare qualcosa — qualsiasi cosa — per poter rendere più semplice e leggera la loro vita di bambini e adolescenti.

Le cose da raccontare sarebbero infinite, ma sicuramente voglio dire che, anche se a volte può sembrare duro, faticoso e fuori dalle nostre capacità, alla fine della giornata sarai sempre ripagato dalle emozioni provate, dalla soddisfazione e dall’appagamento di sentirsi utile per qualcuno. Già in questi pochi mesi posso dire di essere cresciuta. Si imparano continuamente nuove cose grazie anche all’equipe di educatori che lavorano lì, sempre pronti e disponibili ad accoglierci in mezzo a loro.

Ho 29 anni appena compiuti e questo per me era l’ultimo anno disponibile per poter partecipare al servizio civile. Ho fatto questa scelta in un momento di stallo della mia vita, vedendola come un’esperienza che mi desse modo di fermarmi a riflettere su quale direzione prendere, un modo per tenermi impegnata aiutando allo stesso tempo anche gli altri. Mai avrei pensato che mi sarebbe venuta voglia di riprendere gli studi e iniziare un percorso universitario per poter continuare a fare in futuro quello che sto facendo ora.

Posso solo ringraziare di aver avuto questa opportunità, che mi ha aiutata a riflettere e a conoscermi meglio. Consiglio a tutti i ragazzi in età compresa tra i 18 e i 28 anni di cogliere questa occasione, che aiuta a crescere e a relazionarsi con il mondo esterno, rendendosi disponibile per il prossimo, a guardare gli altri con occhi più consapevoli e spogli da pregiudizi e a prendere parte a qualcosa che ti fa sentire importante.

Valentina Galli

Operatrice volontaria in servizio presso Casa Clementini – Coop. Soc. il Millepiedi